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BaBeL2 ~ abitare critico | critical housing | Pagina 2

BaBeL 2 – Workshop-BaBeL 2 – Workshop

thomas-urban-hacking
Urban hacking

Workshop di Urban Hacking con Thomas Laureyssens/MAP.it

Due giorni di workshop con Thomas Laureyssens/MAP.it. I partecipanti saranno alle prese con Arduino e Waveshield per innescare con semplici installazioni interattivi hacking urbani negli spazi pubblici (bus / tram , panchine…).
Possiamo evocare interessanti interazioni sociali tra le persone nello spazio pubblico con l’aggiunta di interventi interattivi?
Possiamo essere più consapevoli dello spazio pubblico che viviamo?

Il workshop è rivolto a tutti i designer, street artist, architetti, fanatici di bricolage, tecnici, artisti … (che non temono le prestazioni di hacking urbano).
Non è obbligatoria la conoscenza di programmazione Arduino


PROGRAMMA
Dopo una breve introduzione alle tecnologie, i progetti saranno sviluppati in gruppo. L’ultimo giorno si installano e testano i prototipi sul posto.
18.05 (18.00-20.00)_ Introduzione e descrizione della tecnologia
19.5 (11.00-18:00)_ Concetto di sviluppo e costruzione
20.5 (11.00-18:00)_ Costruzione e prove in spazio pubblico

Cosa portare?
_Se volete provare la programmazione Arduino: vi sarà utile un computer portatile e il cavo USB.
_Optional: apparecchiature elettroniche, come saldatore, multimetro, apparecchi di registrazione audio, … ma questo non è un requisito.
_Strumenti della vostra forma preferita di espressione, o che può essere utilizzato per le hack.
Per esempio: gli altoparlanti vecchi, giocattoli che fanno rumore, altri oggetti interessanti da smontare o riutilizzare, spray



per partecipare scrivere a:
babel.forteprenestino(at)gmail.com
toyfoo.com

thomas-urban-hacking
Urban hacking

Urban Hacking workshop con Thomas Laureyssens/MAP.it

In this 2 day workshop with Thomas Laureyssens/MAP.it we use Arduino (http://arduino.cc/) and Waveshield (http://www.ladyada.net/make/waveshield/) to build interactive urban hacks that augment public spaces (bus/tram stops, benches,…) with simple interactions and sounds. Can we evoke interesting social interactions among people in public space by adding interactive interventions? Can the users of public space be made more conscious about the state of the urban space they passively or actively engage in? After an introduction the technology, projects are developed by group collaboration. The last day we install and test the prototypes on location.

Who?
Designers, (street)artists, architects, DIY-fanatics, technologists, performers… who are not afraid of some hands-on building, hacking or urban performance. No prior knowledge of programming Arduino is required, but it’s good to have one or more skills that you can bring to the workshop.

Timing
18/5 18:00-20:00: Introduction and technology overview
19/5 10:30-18:00: Concept development and construction
20/5 10:30-18:00: Construction and testing in public space

What to bring
– If you want to try programming Arduino: a laptop and USB cable.
– Optional: Electronic equipment like soldering iron, multimeter, sound recording equipment,… but this is not a requirement.
– Tools of your favorite form of expression or that can be used for the hacks. For instance: Old speakers, toys that make noise, other interesting objects to take apart or re-use, spraypaint,…



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Thomas Laureyssens
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BaBeL 2 – WorkshopBaBeL 2 – Workshop

Thomas Laureyssens Marking borders
Marking borders

Workshop di Marking Borders con Thomas Laureyssens/MAP.it

I partecipanti sono chiamati a guardare la città in modo creativo, ma critico, un workshop con Thomas Laureyssens/MAP.it in cui si cammina per la città a cercare tutti i tipi di Confine, limiti sociali, estetici, concettuali, architettonici, ma sarà il partecipante a dover decidere quale tipo di confine cercare e identificandoli con nastro e penna ne visualizzerà la natura.



venerdì 18 maggio ore 16.00 al Forte
per partecipare scrivere a:
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Thomas Laureyssens Marking borders
Marking borders

Marking borders workshop with Thomas Laureyssens/MAP.it

A workshop with Thomas Laureyssens/MAP.it in which you walk around the city and look for all kinds of ‘borders’ which you mark with tape and pen and thereby identifying and visualizing them. Its up to the participant to decide which type of boundaries to look for.These can be social, aesthetic, conceptual, architectural…Participants are challenged to look to the city in a creative but critical way.



appointment H 16.00 at Forteprenestino
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BaBeL2 – ReWorkShow-BaBeL2 – Reworkshow

reworkshow
ReWorkShow

Laboratorio Urbano ReWorkShow

Laboratorio Urbano ReWorkShow è un gruppo composto da studenti di architettura che intende studiare ed intervenire in quei contesti urbani dimenticati e spesso negati ai cittadini; l’obiettivo è di favorirne la riappropriazione attraverso laboratori di progettazione e autocostruzione, mirando ad una riattivazione degli spazi espressa in termini di partecipazione collettiva e comunicata tramite una nuova spettacolarità del luogo. Attraverso la collaborazione con comunità e centri sociali, che agiscono quotidianamente in questi contesti critici, è possibile elaborare risposte alternative a quelle (non) fornite dal circuito ufficiale di gestione del territorio. La metodologia del gruppo è di partire dall’analisi delle caratteristiche specifiche del luogo per poi concretizzare le risposte in un processo condiviso di riconfigurazione e riqualificazione attraverso l’autorecupero e la progettazione sostenibile, intesa sopratutto in termini materici ed economici. La speranza è quella di proporre valide condizioni di vivibilità e condivisione dell’ambiente urbano e al contempo sensibilizzare la collettività ad un uso consapevole e partecipato dei luoghi in cui vive e si relaziona. Laboratorio Urbano Reworkshow è composto da: Cora Fontana, Marco Didonato, Giulia Mangiafesta, Luigi Murgante, Giulia Poma Murialdo, Andrea Rondoni, Alberto Saccà, Gabriele Salvia
<a href="http://Laboratorio Urbano ReWorkShow è un gruppo composto da studenti di architettura che intendono studiare ed intervenire in quei contesti urbani dimenticati e spesso negati ai cittadini; l’obiettivo è di favorirne la riappropriazione attraverso laboratori di progettazione e autocostruzione, mirando ad una riattivazione degli spazi espressa in termini di partecipazione collettiva e comunicata tramite una nuova spettacolarità del luogo. Attraverso la collaborazione con comunità e centri sociali, che agiscono quotidianamente in questi contesti critici, è possibile elaborare risposte alternative a quelle (non) fornite dal circuito ufficiale di gestione del territorio. La metodologia del gruppo è di partire dall’analisi delle caratteristiche specifiche del luogo per poi concretizzare le risposte in un processo condiviso di riconfigurazione e riqualificazione attraverso l’autorecupero e la progettazione sostenibile, intesa sopratutto in termini materici ed economici. La speranza è quella di proporre valide condizioni di vivibilità e condivisione dell’ambiente urbano, ed al contempo sensibilizzare la collettività ad un uso consapevole e partecipato dei luoghi in cui vive e si relaziona. Laboratorio Urbano Reworkshow è composto da: Cora Fontana, Marco Didonato, Giulia Mangiafesta, Luigi Murgante, Giulia Poma Murialdo, Andrea Rondoni, Alberto Saccà, Gabriele Salvia

reworkshow.com

reworkshow
ReWorkShow

Laboratorio Urbano ReWorkShow

Urban ReWorkShow Laboratory is a group of architecture students who intend to study and to intervene in those urban areas often forgotten and denied to the citizens, the goal is to encourage the re-appropriation through laboratory design and construction, aiming for a reactivation of space expressed in terms of collective participation and communicated through a new spectacular scenery. Through collaboration with community and social centers, which act every day in these critical situations, it is possible to develop alternative responses to those (not) provided by the official circuit of Land Management. The methodology of the group is to start from the analysis of the specific characteristics of the place and then realize the answers in a shared process of reconfiguration and redevelopment through AutoRemounter and sustainable design, seen especially in textural and economic terms. The hope is to offer good conditions of living and sharing the urban environment and at the same time sensitizing the community to participate and a conscious use of the places where we live and relate. Urban Reworkshow Laboratory consists of: Cora Fontana, Mark DiDonato, Julia Mangiafesta, Murgante Louis, Julia Murialdo Poma, Andrea Swifts, Alberto Saccà, Gabriel Salvia

BaBeL2 – Noi siamo la cittàBaBeL2 – We are the city

Jola Brzeska
Jola Brzeska illustrazione Mp5
Noi siamo la città

A Varsavia, il diritto alla città appartiene a chi paga di più. L’amministrazione urbana non rappresenta i cittadini, ma gli interessi degli speculatori, il suono del denaro è più forte della voce delle lotte dei cittadini. Così la gente di Varsavia, il suo nucleo vitale, combatte per i propri diritti fondamentali: quello di vivere in dignità, di partecipare alla creazione della città, prendere decisioni sulla sua sorte. In questo quadro si svolge la tragedia di Jolanta Brzeska, attivista per i diritti degli inquilini, con la sua uccisione è stata posta una brusca fine alla sua lotta contro l’aumento degli affitti: il 1 marzo 2011 il suo corpo carbonizzato è stato scoperto nella foresta alla periferia di Varsavia. L’edificio in cui viveva Jola Brzeska è stato re-privatizzato, come è accaduto in migliaia di altri casi.

Negli ultimi 20 anni l’acquisto di titoli di edifici popolari della città, di parchi e piazze si è rivelato un affare estremamente redditizio proprio per l’intervento delle più alte cariche dell’amministrazione cittadina. Fino ad oggi in Polonia non esiste ancora alcuna norma giuridica che gestisca il processo di re-privatizzazione e che garantisca una qualche forma di protezione per i residenti le cui case siano reprivatizzate.

Jola Brzeska sapeva per esperienza diretta che gli amministratori di Varsavia stavano gestendo la città come una società per azioni, ignorando totalmente i diritti degli abitanti. Il suo edificio era stato dato via dalla città al duo aristocratico Mossakowski/Massalski, (antiquario il primo, avvocato il secondo, entrambi tristemente noti per tormentare i loro inquilini “acquisiti” in tutta Varsavia). Jola era così rapidamente precipitata nel meccanismo dell’improvviso aumento dell’affitto con la conseguente impennata del suo debito verso i nuovi proprietari. Jola, che aveva combattuto battaglie legali contro Mossakowski anche se la sua situazione era senza speranza, era rimasta l’ultimo inquilino nel suo palazzo, l’unica che non fosse stato in grado di sfrattare.

Jola ha combattuto anche per un cambiamento sistemico in Polonia: l’unico paese post-comunista, in cui gli inquilini sono stati letteralmente gettati in una vasca di squali. In nessun’altra nazione le pretese dei proprietari immobiliari sono state liquidate a spese degli inquilini. Qui invece, piuttosto che pagare le compensazioni ai proprietari espropriati o ai loro discendenti (in altri paesi è compensato solo il 10-20 per cento), la ‘povera’ Varsavia prosciuga il suo bilancio pagando il cento per cento del valore di mercato della proprietà, o come accade più spesso, disfacendosi di proprietà immobiliari di alto valore dandole via con le persone che ci vivono, come se fossero semplici pezzi di carne, con il metodo “fai di loro ciò che vuoi”. Jola si è resa conto di come, per cambiare questa situazione, fosse necessaria l’unità e avviò l’Associazione Inquilini di Varsavia (Warszawskie Stowarzyszenie Lokatorów).

La situazione di Jola era simile a queste. Mossakowski e Massalski irruppero nel suo appartamento tagliando i cardini della porta con una sega circolare. Venivano a molestarla a tarda notte, e l’avrebbero poi minacciata più volte anche in presenza di agenti di polizia. Storie come queste sono innumerevoli, ma la reazione delle autorità è sempre la stessa: “È proprietà privata, la cosa non ci riguarda.”

Ufficialmente, caso Jola resta ‘irrisolto’, anche se la verità sulla sua morte non è un mistero: l’omicidio di Jola era un lavoro a contratto evidentemente pagato da chi aveva il maggiore interesse nella sua rimozione. Mossakowski non è sotto inchiesta da parte dell’accusa e si prende sempre cura di fare in modo che né il suo nome né il suo volto siano associati all’omicidio di Jola.

L’urlo drammatico “Non potete bruciarci tutti!”, lanciato nel marzo 2011 dagli amici di Jola Brzeska, è oggi trasformato in pratica collettiva. Ridurre la città ad una ‘società a responsabilità limitata’, e i suoi abitanti a ‘capitale umano’ spiana la strada al darwinismo sociale, non alla democrazia.
Per reclamare la città, dobbiamo reclamarne il significato.
Il capitale umano dice basta!
Noi siamo la città
.
download di magazine + poster qui

Jola Brzeska
Jola Brzeska illustrazione Mp5
Noi siamo la città

In Warsaw, the right to the city belongs to whoever pays the most. The city’s authorities represent not the people but the interests of speculators, whose money speaks louder than the needs of the city’s residents. Thus, Warsaw’s most important element, its people, struggle for their basic rights: to live in dignity, to co-create the city, to make decisions about it. This tragedy unfolds itself in the story of Jolanta Brzeska, tenants rights activist, who’s fight against rent increases ended abruptly: on March 1, 2011 her burning body was discovered in the forest on the outskirts of Warsaw. Like thousands of the city’s tenants, Jola Brzeska’s building was reprivatized.

For the past 20 years, buying up titles to the city’s tenement buildings, parks and squares has proven especially lucrative thanks to the good grace of the highest ranking authorities: to this day, no legal regulation managing the process of reprivatization and guaranteeing protections for the people who’s homes are reprivatized exists in Poland.

Jola Brzeska knew from her own experiences that Warsaw authorities manage the city like a corporation, in utter ignorance of the rights of residents. Her building given away by the city to the aristocrat duo Mossakowski/Massalski- the first antiquary, the second lawyer, both infamous for tormenting their ‘acquired’ tenants across Warsaw- Jola quickly fell into the hole of suddenly rising rent and soaring debt. Despite her hopeless situation, she fought battles in the courts with Mossakowski and was the last remaining tenant in her building, that the developer couldn’t remove.

Jola also fought for systemic change in Poland – the only postcommunist country, in which tenants have been literally thrown into a shark pool; nowhere else are real estate ownership claims settled at the cost of tenants. Instead, rather than paying compensations to expropriated owners or their descendants (in other countries 10-20 percent is compensated), “poor” Warsaw drains its budget paying 100 percent of the property market value, or as occurs more often, simply gives away real estate worth millions along with people living inside, as if they were meat stuffing with a tag, “do with them what you want”. Jola realized that changing this situation would require solidarity and initiated the Warsaw Tennant’s Association (Warszawskie Stowarzyszenie Lokatorów).

Jola’s situation was similar. Mossakowski and Massalski broke into her apartment by cutting the door hinges with an angle grinder. They would come to harass her late at night, they would threaten her, often in the presence of police officers. Such stories are countless, but the authorities’ reaction is always the same: “That’s private property, it doesn’t concern us.”

Officially, Jola’s case remains ‘unsolved’, although the truth about her death is no mystery: Jola’s murder was a hired job, paid by those with the biggest interest in her removal. Mossakowski is not under investigation by the prosecution and takes special care to make sure that neither his name nor face are associated with Jola’s murder.

The dramatic call raised in March 2011 by Jola Brzeska’s friends, “You can’t burn us all!”, is today turned into practice. Reducing the city to a ‘limited liability company’, and its residents to ‘human capital’ paves the road to social darwinism, not democracy. To reclaim the city, we must reclaim its meaning.

Human capital says enough!
We are the city
.
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BaBeL 2 movie – Topographixx-BaBeL 2 movie – Topographixx

topographixx
Topographixx

Domenica 20 H19

TOPOGRAPHIXX: Trans in the landscape

Un programma internazionale di video arte che si occupa di paesaggio, frontiera, zona e territorio, in un ambito transgender.
Curato da Tobaron Waxman. Introduzione di Francesco Macarone Palmieri aka Warbear

1.Chris Vargas (USA)
Have you ever seen a transsexual before? _ 2010 (04 min)
“La prima metà del video registra una guerriglia e, attraverso la ripetizione, diventa una dichiarazione e una campagna di visibilità per Transessuali FTM(Female-To-Male). Quando la campagna si dimostra inutile, io entro in un un magico mondo animato, dove osservo e sono confortato da una fauna colorata e appariscente. Dedicato all’amico Sam Lopes.” – Chris Vargas.

2. Barbara de Genevieve (Chicago)
Out of the Woods _ (08 min)
Una scena di sesso nel bosco tra FTM (Female-To-Male) e MTF (Male To Female), girato durante il Camp Trans.
Vincitore del Paris Post Porn Film Festival Award 2011.

3. Del LaGrace Volcano (London/Stockhölm)
The Passionate Spectator
 _ 2004 (10 min)
Un’apparizione genderqueer elegantemente agghindata attraversa un paesaggio urbano Europeo. Ispirato da Baudelaire e dall’ultimo Brixton Brady, questo corto incarna la magia del “Flaneur”, che “vede ma non compra” e si ritrova in continuo movimento attraverso confini che lui/lei rifiuta di riconoscere. (nota: sia BriXton Brady che Del LaGrace sono identificati come ermafroditi, questo potrebbe essere il primo esempio di film non-narrativo di “cinema intersessuale”).

4. Raafat Hattab (Jaffa)
Bidun Unwaan _ (06 min)
Nella maggior parte del suo lavoro, Raafat si esibisce in una figura non tradizionale di drag come “Arouse Falastin” (La sposa della Palestina, عروس فلسطين). La sposa della Palestina fa riferimento nella cultura storico-tradizionale Palestinese all’antica città-porto di Jaffa. In ‘Bidun Unwaan’ (untitled), il ritornello della colonna sonora canta “Lascio questo posto” e in arabo il titolo della stessa, vuol dire anche “Senza indirizzo di posta”. L’albero di ulivo, simbolo del villaggio Palestinese, e Raafat, amorevole balia dell’albero, sono le due figure che non lasceranno mai quel luogo. Ma quando la camera allarga l’inquadratura, si svela che il contesto di questa scena di amorevole coltivazione non è altro che Rabin Square in Tel Aviv, e la sorgente dell’acqua è la fontana nei pressi del Municipio al centro della più grande città Sionista.
Raafat Hattab: “Per me, l’albero che rappresenta l’identità Palestinese, si trova in un luogo che prima era Palestina, la sua terra originaria, e adesso, è piantato in un luogo confinato che non è un uliveto; è isolato. Rappresenta me, è cosi che mi sento”.

5. Mirha Soleil Ross (Quebec) _ 2002 (13 min)

Allo performance _ 2002 (13 min)

Da Maggio 2001 a Febbraio 2002, l’artista Mirha-Soleil Ross, una donna trans, come parte del suo progetto “The Pregnancy Project” (Il Progetto Gravidanza) nei 9 mesi di durata del di questo ciclo di progetto è apparsa in pubblico sempre mostrandosi incinta. Il vestito apparentemente innocente che appare in questo video montato con molta cura è ispirato da Shulmit Firestone.
“Mia madre non ha mai utilizzato termini spirituali per parlare di Cristianità. In questo video lei usa parole, che per me, vanno oltre le culture e, che sono strettamente legate a una cultura Aborigena che viene da una religione convertita antica di 500 anni, l’Anusian (Gli Anushim sono dei cripto-ebrei che furono costretti a convertirsi in Spagna e Portogallo e che fuggirono per essere i primi stabilire nella New France). La sua spiritualità si sviluppa ijn termini di “destino” e in questo senso è estremamente “aborigeno”. Queste, sono cose che la maggior parte della gente sicuramente non comprende, ma a noi poco importa. La maggior parte del contenuto vuole interpretare e codificare il senso identitario della donna. Alla fine del video cado nell’acqua, crollo, mi abbandono nell’acqua per essere una donna capace di riprodurre, sia il suo essere ebrea che aborigena in un territorio straniero”- Mirha Soleil Ross

6. Raafat Hattab (Jaffa)

Houria _ (07 min)

In “Houria” (Sirena/Libertà), Hattab intervista Yousra, sua zia, che gli racconta una serie di storie tramandate, che parlano dei luoghi in cui la sua famiglia ha vissuto, e dove si è dispersa nel 1948. L’immagine delle sue storie si sovrappone alla fantasia di Hattab di essere travestito da sirena sulla costa di Al-Manshiyeh, il quartiere dei nord palestinesi che confina con il mare e Tel Aviv. Hattab, che è genderqueer, è perennemente in bilico fra due mondi, non diversamente dalla sirena spiaggiata.

7. Rémy Huberdeau (Canada)
Au pays des esprits (Home of the Buffalo) _ 2009 
(04:26 min)

Costruito da immagini d’archivio di praterie canadesi, scattate fra il 1920 e il 1940, questo film esplora, in maniera del tutto poetica, la relazione di un/a figlio/a, con suo padre, e quelle della famiglia con la propria terra.

8. Yossi Yacov (Berlin/Tel Aviv)
The National Erection _ 2007 (04 min)

Riferendosi ad un monumento storico di un cannone del 1948, gli Attivisti queer costruiscono un pene-cannone gigante, rosa, per spruzzare mastodontiche eiaculazioni sui monumenti militari e sionisti di Tel Aviv, come gesto di protesta, così travestendo l’etica nazionale in un pene spruzzante di raso rosa. I residenti raccontano che la polizia si sentì incastrata? Allineata? Gelosa? Comunque abbastanza per distruggere a randellate “l’erezione nazionale”, castrando il fallo queer, in risposta all’attivismo perverso del paesaggio del mito nazionalista.

9. Jacolby Satterwhite (USA)
Reifying Desire _ 2011 (7min)

Animazione 3d/Video Digitale. La Storia del Mito della Creazione Queer basata su disegni e accompagnamenti vocali della madre dell’artista. Jacolby descriveva “”Reifying Desire” : “per me è un paesaggio psicosessuale queer non senziente, costruito dai disegni di una schizofrenica, e dalle riconfigurazioni di suo figlio che riutilizza il materiale da lei disegnato.” E continuava definendo ‘Queer’ come “la diversità di chi è al di fuori della normatività”.

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Topographixx

Sunday H19

TOPOGRAPHIXX: Trans in the landscape

An international program of video art concerned with landscape, border, zone and territory, in a transgender spectrum
Curated by Tobaron Waxman. Introduction by Francesco Macarone Palmieri aka Warbear

1.Chris Vargas (USA)
Have you ever seen a transsexual before? _ 2010 (04 min)
“The first half of the video records a guerilla performance, and through repetition, becomes a declaration and a campaign for Female-To-Male (FTM) transsexual visibility. When the campaign proves futile I enter a magical animated world where I observe and am greeted by colorful and flamboyant wildlife. Dedicated to friend Sam Lopes.” – Chris Vargas

2. Barbara de Genevieve (Chicago)
Out of the Woods _ (08 min)
Una scena di sesso nel bosco tra FTM (Female-To-Male) e MTF (Male To Female), girato durante il Camp Trans.
Vincitore del Paris Post Porn Film Festival Award 2010.

3. Del LaGrace Volcano (London/Stockhölm)
The Passionate Spectator
 _ 2004 (10 min)
An elegantly costumed genderqueer apparition traverses a European urban landscape. Inspired by Baudelaire and the late Brixton Brady, 
this short embodies the magic of the flaneur who
sees but does not buy, who is in constant movement across borders which s/he refuses to recognize. 
(note: both the late BriXton Brady and Del are ‘herm’ identified. This film may be the first non-narrative example of an ‘intersex cinema’.)

4. Raafat Hattab (Jaffa)
Bidun Unwaan _ (06 min)
In much of his work, Raafat performs in a non-traditional drag as ‘Arouse Falastin’ (The Bride of Palestine) عروس فلسطين. The Bride of Palestine is a traditional Palestinian reference to the ancient port city of Jaffa. In ‘Bidun Unwaan’ (untitled) the refrain of the soundtrack is “I leave the place”, and in Arabic the title also means ‘without mailing address’. As the loving caregiver to the tree, both Raafat and the olive tree as symbol for the Palestinian village are two figures who have never left the place. When the camera zooms out, the context for this nurturing is revealed to actually be in the middle of Tel Aviv’s Rabin Square, and the source of the water is the fountain pool by City Hall, at the centre of Zionism’s largest city.
Raafat Hattab: “For me, the tree that represents my Palestinian identity, is planted in a place that, on one hand, it was Palestine, the original land of it. And now it’s planted in a place that is framed, so its not its natural place, its not an olive grove and it’s lonely. It represents me, that’s how I feel.”

5. Mirha Soleil Ross (Quebec) _ 2002 (13 min)

Allo performance _ 2002 (13 min)

From May 2001 to February 2002, artist Mirha-Soleil Ross, who is a trans woman, appeared pregnant every time she was in public as part of her 9 month long performance art cycle “The Pregnancy Project”. Ross’ seemingly innocuous dress is inspired by Shulamit Firestone, in this carefully layered performance video. “My mother never used spiritual terms related to Christianity. In this video she uses words that to me, go across culture and are related to Aborginal Culture, and come from 500 years of old, converted Anusian religion (Anushim are crypto-Jews forced to convert in Portugal and Spain who escaped to be early settlers of New France.) Her spirituality is in terms of ‘destiny’ and that is very Aboriginal. Those are things that most people wouldn’t understand, but we didn’t care. So much of the content is to render and recodify a sense of who the woman is. At the end of the video I fall in the water, I collapse, I fail in the water, to be a woman who can reproduce, can reproduce either Jewishness or Aboriginalness, on foreign territory.” – Mirha Soleil Ross

6. Raafat Hattab (Jaffa)

Houria _ (07 min)

In “Houria” (Mermaid/Freedom), Hattab interviews Yousra, his aunt, who tells him generations of stories she has inherited, about where they lived, and where parts of the family dispersed to in 1948. The image of her storytelling is interwoven with imagery of Hattab dressed as a mermaid on the shore of Al-Manshiyeh, the northern Palestinian neighbourhood that borders the sea and Tel Aviv. Hattab, who ID’s as (what is in English codified as) genderqueer, is perpetually between contexts, not unlike the beached mermaid.

7. Rémy Huberdeau (Canada)
Au pays des esprits (Home of the Buffalo) _ 2009 
(04:26 min)

Constructed from Canadian prairie archival images taken between 1920 and 1940, this film lyrically explores a son/daughter’s relationship with his/her father and the family’s relationship to their land.

8. Yossi Yacov (Berlin/Tel Aviv)
The National Erection _ 2007 (04 min)

Referencing a historic cannon-monument from 1948, Queer activists create a giant pink cannon-cock, to squirt giant cumshots on Tel Aviv’s military and Zionist monuments as a protest gesture, thus ‘dragging’ the national ethos as a squirting pink satin penis. Locals report that the police felt compelled? justified? jealous? enough to destroy the ‘national erection’ with clubs, castrating the queer phallus, in response to the activists perversion of the landscape of national myth.

9. Jacolby Satterwhite (USA)
Reifying Desire _ 2011 (7min)

3D animation / Digital Video. A Queer Creation Myth Story based on the artist’s mother’s drawings and vocals. Jacolby described “Reifying Desire” to me as a “queer, non sensical, psychosexual landscape….built from drawings made by a schizophrenic, and her son vogues around the material culture she drew.” He went on to define ‘Queer’ as “queer in the definition of outside of normativity”.

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BaBeL2 – Workshop-BaBeL2 – Workshop

Metropoliz
Metropoliz

Workshop di progettazione con SCIATTO produzie

Tre giorni di workshop di progettazione con SCIATTO produzie. Il workshop prevede la progettazione concettuale per un intervento nei luoghi esterni di socialità e di incontro del centro occupato Metropoliz su via Prenestina. In particolare il workshop si concentrerà su l’area dei depuratori ora in disuso per suggerire e incrementare pratiche di autocostruzione e “riappropriazione” dei luoghi in esame.
Una progettazione di intenti: la produzione ludica di una mappatura tematica che disseminerà TAG concettuali verso l’attivazione di una trasformazione processuale degli spazi aperti del centro sociale.
Il workshop è rivolto agli studenti di architettura.



PROGRAMMA
Il workshop si svolgerà a Metropoliz 15-17 maggio h11-16


per partecipare scrivere a:
babel.forteprenestino@gmail.com
sciattoproduzie

Metropoliz
Metropoliz

SCIATTO produzie workshop

Three days design workshop with SCIATTO produzie. The workshop will produce conceptual design for socializing and meeting intended to be realized in the squatted centre ‘Metropoliz’, via Prenestina. The workshop will focus on the disused area of purifiers to suggest self- construction and increase spatial re-appropriation practices. It’s definitely an intentions project: the ludic production of a thematic map that will spread conceptual TAGS towards the inception of a processual transformation of outer spaces of Metropoliz.
The workshop is meant for architecture students.



PROGRAMMA
Workshop in Metropoliz 15-17 maggio from 11 to 16


to partecipate write at:
babel.forteprenestino@gmail.com
sciattoproduzie

BaBeL2 movie – Mare chiuso / Andrea Segre-BaBel2 movie – Closed sea / Andrea Segre

Mare chiuso / Andrea Segre

Giovedì 17 H22

Tra maggio 2009 e settembre 2010 oltre duemila migranti africani vennero intercettati nelle acque del Mediterraneo e respinti in Libia dalla marina e dalla polizia italiana; in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi, infatti, le barche dei migranti venivano sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove non esisteva alcun diritto di protezione e la polizia esercitava indisturbata varie forme di abusi e di violenze. Non si è mai potuto sapere ciò che realmente succedeva ai migranti durante i respingimenti, perché nessun giornalista era ammesso sulle navi e perché tutti i testimoni furono poi destinati alla detenzione in Libia. Nel marzo 2011 con lo scoppio della guerra in Libia, tutto è cambiato. Migliaia di migranti africani sono scappati e tra questi anche rifugiati etiopi, eritrei e somali che erano stati precedentemente vittime dei respingimenti italiani e che si sono rifugiati nel campo UNHCR di Shousha in Tunisia, dove li abbiamo incontrati. Nel documentario sono loro, infatti, a raccontare in prima persona cosa vuol dire essere respinti; sono racconti di grande dolore e dignità, ricostruiti con precisione e consapevolezza. Sono quelle testimonianze dirette che ancora mancavano e che mettono in luce le violenze e le violazioni commesse dall’Italia ai danni di persone indifese, innocenti e in cerca di protezione. Una strategia politica che ha purtroppo goduto di un grande consenso nell’opinione pubblica italiana, ma per la quale l’Italia è stata recentemente condannata dalla Corte Europea per i Diritti Umani in seguito ad un processo storico il cui svolgimento fa da cornice alle storie narrate nel documentario.
Parteciperanno alla presentazione del film Fernando Chironda di Amnesty International e ZaLab.


amnesty international




mare-chiuso

Mare chiuso / Andrea Segre

Thursday 17 H22

Since March 2011, after the outbreak of the Libyan War, many African migrants and refugees escaped from the country. While a part of this flow has found shelter in refugee camps at the border with Tunisia, others managed to reach Italian coasts by boat. Many of them had been previously pushed back by Italy as a result of an agreement signed by Berlusconi and Gaddafi in 2008. Since the signature of this deal, all migrants intercepted at sea by the Italian navy were forcibly returned to Libya, where they were exposed to any kind of abuses by local police.
Our documentary aims to tell what actually happened to African refugees on the Italian ships during these “push back operations” and in Libyan prisons after their deportation. We met our witnesses in Shousha refugee camp, at the border between Libya and Tunisia, and in two reception camps for asylum seekers (C.A.R.A.) in southern Italy. Their interviews constitute the main part of the documentary, along with a session of the European Court of Human Rights in Strasbourg, where one of our witnesses sued Italy. The Court has recently condemned Italy for violation of the European Convention on Human Rights.
Presentation also with Fernando Chironda _ Amnesty International and ZaLab.


amnesty international




Closed sea

BaBeL2 music – CASINO ROYALE-BaBeL 2 music – CASINO ROYALE

CASINO ROYALE
Casino Royale

CASINO ROYALE LIVE 19.05.2012

Partiti come gruppo fortemente influenzato da Specials e Clash, nel ’88 e nel ’90 danno alle stampe i primi tre dischi, SOUL OF SKA, JUNGLE JUBILEE e TEN GOLDEN GUNS. I primi anni novanta vedono alcuni cambiamenti nel suono della band che comincia a cantare in italiano, dando di conseguenza ai testi una rilevanza alla pari del suono. DAINAMAITA del 1993 è il primo album registrato per una major, una miscela di suoni molto differenti tra loro: rock, soul, reggae, hip hop, dub, funk. Alla fine del 1995 i Casino Royale si trasferiscono a Londra dove cominciano a comporre brani per un nuovo album con Tim Holmes successivamente componente dei Death in Vegas. Il risultato è CRX, un disco fatto da parti melodiche, un suono solido e potente, il groove tipico dell’hip hop e sperimentazioni influenzate dalla drum’n’bass. Giuliano Palma, interprete vocale di molti dei brani (l’altro è Alioscia), sceglie la strada solista e il progetto Casino Royale si ferma per un lungo periodo. Nel 2004 (Palma escluso) tornano a suonare dal vivo. I Casino Royale decidono di prendere contatti con una nuova etichetta. Nel 2006 esce REALE, il nuovo, attesissimo album dei Casino Royale, un lavoro nel quale scompaiono i campionamenti e si ritrovano atmosfere tra soul e trip-hop cantate dalla voce di Alioscia. Bisogna attendere altri tre anni per vedere il nuovo album di inediti IO E LA MIA OMBRA.
casinoroyale.it

CASINO ROYALE
Casino Royale

CASINO ROYALE LIVE 19.05.2012

They born as a group strongly influenced by Specials and Clash. In ’88 and in ’90 record the first three discs, SOUL OF SKA, and TEN GOLDEN JUBILEE JUNGLEGUNS. The early nineties saw some changes in the sound of the band begins to sing in Italian giving the text the same importance of sound. In 1993 DAINAMAITA is the first album recorded for a major, a mixture of very different sounds: rock, soul, reggae, hiphop, dub, funk. At the end of 1995, Casino Royale moved to London where he started composing songs for a new album with Tim Holmes  later component of Death in Vegas .The result is CRX, a record made by melodic parts, a solid and powerful sound, the groove of hip hop and typical experiments influenced by drum’n’bass. Giuliano Palma,vocal interpreter of many of the songs (the other is Alyosha), choose the road solo project and Casino Royale is  for a long period. In 2004 (except Palma) return to play live. Nel 2006, the new, highly anticipated album, Casino Royale, a work in which the samples disappear and appear atmosphere between soul and trip-hop sung by the voice of Alyosha. We have to wait another three years to see the new solo album IO E LA MIA OMBRA.
casinoroyale.it

BaBeL2 – Programma-BaBeL2 – Program

right to the city
Right to the city

RIGHT TO THE CITY TALKS

VENERDÌ 18 MAGGIO
Outdoor – H 20
Massimo Ilardi
(Italia)
Massimo Ilardi sociologo, direttore di Gomorra.
Francesco Macarone Palmieri (aka WARBEAR) (Germania)
Francesco Macarone Palmieri aka Warbear antropologo e stimolatore di confronto
warbear.org
Nadia Len (Romania/USA)
Nadia Len è una ricercatrice, film maker e attivista
Emil Jurcan (Pulska Grupa) (Croazia)
Pulska Grupa , gruppo di architetti croato che immagina la città come uno spazio collettivo che appartiene a coloro che la vivono.
pulskagrupa/


SABATO 19 MAGGIO
Outdoor – H 20

interventi di:
Diego Peris e Massimiliano Casu (Todo por la praxis) (Spagna)
Laboratorio spagnolo di progetti estetici di resistenza culturale.
todoporlapraxis.es
Teddy Cruz (USA)
Teddy Cruz lavora sul conflitto come strumento operativo e sull’architettura
estudioteddycruz.com
Thomas Laureyssens (MAP-it)(Belgio)
Thomas Laureyssens è artista, ricercatore e interaction-designer.
map-it.be
toyfoo.com
Francesca Iovino (Sciatto Produzie) (Italia)
Francesca Iovino è architetto e ricercatrice indipendente. La metropoli come produzione dello spazio di conflitto e laboratorio di autocostruzione
meramadera.org

durante i talks: MP5 (Italia) live painting
muralista, illustratrice e fumettista
mpcinque.com


OPEN TALKS

GIOVEDI’ 17 MAGGIO
Underground – H 19

Critical Chill Out
tavolo di discussione fra i partecipanti al festival
DOMENICA 20 MAGGIO
Underground – H 17

Urban tea talk
tavolo conclusivo di discussione fra i partecipanti al festival


LECTURES

GIOVEDI’ 17 MAGGIO
Underground – H 18

Lo spazio pubblico / Orizzontale (Ita)
lezione e approfondimenti sulla natura e l’uso dello spazio pubblico
orizzontale.org
Cova de Moura (Lisbona) / Alessandro Colombo e Ugo Lorenzi (Prt)
ricerca ed esperienze nella quartiere informale di Cova de Moura
VENERDI’ 18 MAGGIO
UndergroundH – 18

School for Burma _ Building Trust International (Gbr)
presentazione con Silvia Susanna e Francesco Ronconi
Temporiuso / Matteo Persichino (Ita)
presentazione del progetto Temporiuso.net
temporiuso.org
SABATO 19 MAGGIO
Underground – H 18

Pulska Grupa / Emil Jurcan (Hrv)
architetti croati nella città post-capitalista
pulskagrupa
BaBeL/Jolanta Brzeska
Right to the city / BaBeL
con saggi di F. Iovino, H. Lefebvre, D. Harvey, M. Purcell, K. Syrena, M. Deseriis/J. Dean. (Fortepressa)
DOMENICA 20 MAGGIO
Underground H – 17 ½

Central Unit Design
Expanded Shelter – progetto di autocostruzione di orti e giardini mobili
centralunitdesign.com
Il potere delle minoranze / Francesco Macarone Palmieri e Massimo Ilardi (Ita)
presentazione del libro edito da Mimesis


WORKSHOP

DAL 15 AL 20 MAGGIO
Outdoor – H 11/19

Workshop di progettazione e autocostruzione con Reworkshow e Superfluo (Italia)
Reworshow gruppo di architetti, studia e interviene in contesti urbani dimenticati. Superfluo gruppo di studenti orientato verso la progettazione sostenibile ed il riuso dei materiali. Due giovani collettivi romani si incontrano: le esperienze partecipative di Reworkshow si uniscono alla creatività artigianale di Superfluo.
reworkshow.com
studiosuperfluo.com
DAL 15 AL 20 MAGGIO
Outdoor – H 11/19

Workshop di autocostruzione con Orizzontale e Todo por la praxis (Italia///Spagna)
“oggetti anomali” e sstrutture temporanee per la cavea Forte.
orizzontale.org
15-17 MAGGIO
Metropoliz- H 11/16

Workshop di progettazione con SCIATTO produzie (Italia)
progettazione concettuale per tag dell’area piscine di Metropoliz
sciattoproduzie
VENERDI’ 18 MAGGIO
Metropoliz – H 11.00

MAP-it / laboratorio di mapping partecipativo a Metropoliz
Thomas Laureyssens/MAP-it
(Belgio)
Dopo una prima esperienza di mappa partecipativa nella precedente edizione di BaBeL, guiderà i residenti di Metropoliz a esplorare lo spazio dello squat.
map-it.be
VENERDI’ 18 MAGGIO
Outdoor – H 18

Workshop di marcatura confini con Thomas Laureyssens/MAP-it (Belgio)
Passeggiando i partecipanti guardaranno la città in modo critico-creativo, ricercando e visualizzando i confini dello spazio
toyfoo.com
VENERDI 18 MAGGIO H 17/19
19-20 MAGGIO H 11/18
Outdoor

Workshop di Urban Hacking con Thomas Laureyssens/MAP-it (Belgio)
Installazioni interattive per il deturnamento di uno spazio.
toyfoo.com
DOMENICA 20 MAGGIO
Outdoor – H 15/H 18_

Workshop di autocostruzione per bambini con Cantieri Comuni(Italia)
CantieriComuni promuove la costruzione di una città condivisa e solidale, organizzando laboratori ed eventi di sensibilizzazione, percorsi formativi per cittadini, associazioni, amministrazioni ed istituti scolastici.
cantiericomuni.org


MUSICA

GIOVEDI’ 17 MAGGIO
Underground – H 24

Warbear dj set// GEGEN live on four decks (Germania)
Warbear, la techno diventa il modello principale in cui seminare musica incredibilmente strana, campioni vocali, strumenti, rumori bianchi e parole parlate.
warbear.org
VENERDI’ 18 MAGGIO
Underground – H 19 ½

MADCAP (Ita) Djset
Outdoor – H 24
Live PLAID (Inghilterra)
Duo leggendario inglese con sonorità techno e linee di basso in evidenza.
plaid.co.uk
Miss Loony (MissAnthroPeak) (Italia)
Mix diretto e pulito di sonorità techno.
missanthropeakpj
Viper (Italia)
Tekno, break, electro, jungle, experimental.
Dep
Underground sound
SABATO 19 MAGGIO
Outdoor – H 23 ½

Krio djset (Italia)
Live CASINO ROYALE  (Italia)
Eclettici, sperimentatori di stili che vanno dal soul al trip-hop, dal reggae al funk.
casinoroyale.it
RWM djset (USA)
vinili e micro tecnologie digitali per spingere il suono ai limiti
djrwm
DOMENICA 20 MAGGIO
Outdoor – H 20

pol G dj set (Assalti Frontali) (Italia)
Voce degli Assalti Frontali e dei Primati.


INSTALLAZIONI

17-20 MAGGIO
Underground – dalle H 17

Interazioni Urbane / S(C)ISMA. L’Aquila esplosa: frammenti di abitare critico (Italia)
Interazioni Urbane, associazione, mette a confronto i primi interventi istituzionali con alcune micro-realtà indipendenti a L’Aquila a tre anni dal sisma.
interazioniurbane.org
Globster_A / Progetto muffe (Italia)
Globster_A collettivo visionario di progettisti. Propone modelli di architetture stranianti con materiale organico in decomposizione.
globster-a.tumblr.com
Building Trust International / School for Burma (Inghilterra)
Building Trust International è un organismo internazionale che opera in Asia, Europa, Sud,Centro e Nord America con l’intento di difendere ed educare il design socialmente consapevole. L’associazione londinese BTI partecipa con una mostra sui progetti menzionati per il concorso School for Burma.
buildingtrustinternational.org
Alessandro Colombo e Ugo Lorenzi / Cova de Moura (Lisbona)
Urbanisti, ricercatori all’università di architettura di Lisbona, ci raccontano Cova de Moura, quartiere informale di Lisbona, e le azioni urbane intraprese con gli abitanti.
Temporiuso (Italia)
Associazione che si propone di avviare progetti di riutilizzo temporaneo che utilizzano il patrimonio edilizio esistente e gli spazi aperti vuoti, in abbandono o sottoutilizzati di proprietà pubblica o privata.
temporiuso.org


PROIEZIONI

GIOVEDÌ 17 MAGGIO
Underground – H 22.00

Mare chiuso / Andrea Segre (Italia)
Documentario sui respingimenti illegali di migranti africani nel mediterraneo tra maggio 2009 e settembre 2010.
partecipano Fernando Chironda di Amnesty International e ZaLab
Mare chiuso.
VENERDÌ 18 MAGGIO
Underground – H 21 ½

Comando e controllo / Alberto Puliafito (Italia)
E’ un racconto corale, lucido e puntuale, della deriva autoritaria della gestione del potere in Italia attraverso le emergenze
Comando e controllo
Underground – H 22 ¾
Terra rubata / Emilio Suraci (Italia)

Il video, mostra, con stile evocativo, la frenesia costruttiva, lo spazio costruito esistente e le zone agricole minacciate dal consumo di suolo.

Terra rubata
SABATO 19 MAGGIO
Underground – H 21 ½

Nadia Len / Reconstruction: Anti-NATO Days / girato con Joanne Richardson (RO_USA)
Attivista, ricercatrice, film maker, Nadia Len ci mostrerà il suo film brechtiano sulla brutale repressione delle manifestazioni anti-NATO a Bucarest nel 2008.
Reconstruction_antiNATO_days
DOMENICA 20 MAGGIO
Underground – H 18

Abbiamo Un Problema / Cane Capovolto (Italia)
Film sperimentale sulla costruzione del nemico omosessuale nel quadro metropolitano catanese

Canecapovolto
Underground – H 19 ¼
TOPOGRAPHIXX: Trans in the landscape (Canada)
Un programma internazionale di video arte che si occupa di paesaggio, frontiera, zona e territorio, in un ambito transgender.
Curato da Tobaron Waxman. Introduzione di Francesco Macarone Palmieri aka Warbear
topographixx


PERFORMANCE

GIOVEDÌ 17 MAGGIO – H 20 ½
VENERDÌ 18 MAGGIO – H 19_H 22
SABATO 19 MAGGIO – H 19_H 22
Outdoor

Mecanics for dreamers / INSTALLAZIONI SONORE MECCANICHE (Italia)
E’ un percorso di costruzione di macchine meccanico-analogiche che producono suoni e risvegliano la meraviglia.
tana-creatures.i
SABATO 19 MAGGIO
Outdoor- H 22.00

Vjit / Resiliens (Italia)
Collettivo italiano di video performance live che sperimenta percezioni stranianti.
myspace.com/transmission.roma

MEDIA/STREAMING

GLUCK Channel TV (Italia)
Web TV che si occuperà della documentazione audio-visiva del festival, filmando le attività salienti, intervistando ospiti e partecipanti.
gluckchannel.tv
DYM 0.0.1 (Italia)
Attraverso delle stazioni di video mapping, DYM propone un sistema informativo del festival.

right to the city
Right to the city

RIGHT TO THE CITY TALKS

FRIDAY 18 MAY – H 20_Outdoor
Massimo Ilardi
(Italia)
Massimo Ilardi, sociologist, editor of Gomorra magazine.
Francesco Macarone Palmieri (aka WARBEAR) (Germany)
Warbear aka Francesco Macarone Palmieri is a hectic character swinging across such fields as theorical research, music, cinema, contemporary art and cultural production.
warbear.org
Nadia Len (Romania/USA)
Nadia Len is a politically active researcher and at times maker of films and other creative projects. She still wants to change the world.
Emil Jurcan (Pulska Grupa) (Croatia)
Pulska Grupa is a collective of architects that imagine city is a collective space which belongs to all those who live in it.
pulskagrupa/
SATURDAY 19 MAY – H 20_Outdoor
Diego Peris e Massimiliano Casu (Todo por la praxis) (Spin)
It’s defined as a laboratory of aesthetic projects of cultural resistance, a laboratory that develops strategies for intervention in public space.
todoporlapraxis.es
Teddy Cruz (USA)
Professor, Guatemalan architect of international notoriety. For years the study of the border between Tijuana and San Diego is his priority.

estudioteddycruz.com
Thomas Laureyssens (MAP-it) (Belgium)
Thomas Laureyssens is artist, researcher and interaction-designer. His work, inspired on cartography and human interactions in cities.
map-it.be
toyfoo.com
Francesca Iovino (Sciatto Produzie) (Italy)
Francesca Iovino is independent researcher with specific interests in projects of developing system for residential purposes.
meramadera.org


OPEN TALKS

GIOVEDI’ 17 MAGGIO – H 19.00_Underground
Critical Chill Out
round table with all participants
DOMENICA 20 MAGGIO – H 17.00_Underground
Urban tea talk
Plenary among participants in the festival


LECTURES

GIOVEDI’ 17 MAGGIO – H 18.00_underground
Public space / Orizzontale (Ita)
lessons and insights about the nature and use of public space
orizzontale.org
Cova de Moura (Lisbona) / Alessandro Colombo and Ugo Lorenzi (Prt)
research and experience in community Cova de Moura
VENERDI’ 18 MAGGIO – H – 18.00_underground
Temporiuso / Matteo Persichini (Ita)
presentation of Temporiuso.net
temporiuso.org
SABATO 19 MAGGIO – H – 18.00_underground
Pulska Grupa / Emil Jurcan (Hrv)
Croatian architects in the post-capitalist city
pulskagrupa
Jolanta Brzeska / BaBeL
Newspaper Presentation of Jolanta activist killed for defending tenants rights
Right to the city / BaBeL
book presentation
DOMENICA 20 MAGGIO – H – 17.30_underground
Central Unit Design (Ita)
Expanded Shelter – self construction project for mobile gardens
centralunitdesign.com
Il potere delle minoranze / Francesco Macarone Palmieri e Massimo Ilardi (Ita)
book presentation


WORKSHOP

FROM 15 TO 20 MAY – H 11/19_Outdoor

Planning & self construction workshop with Reworkshow e Superfluo (Italy)
Reworkshow, group of architects, investigate and intervene in urban forgotten contests. Superfluo, group of students oriented towards sustainable design and reuse of materials. Two young Roman collective meet: the experiences of participatory Reworkshow join the creative craftsmanship of superfluous.reworkshow.com
studiosuperfluo.com
FROM 15 TO 20 MAY – H 11/19_Outdoor
Self construction workshop with Orizzontale e Todo por la praxis (Italy///Spain)
Orizzontale is a collective of architects based in Rome. Their main object of interest is formed by the process of reactivation of municipal waste. Horizontal intervene with “anomalous objects” at the Forte Prenestino.
orizzontale.org
FROM 15 TO 17 MAY – H 11/16_Metropoliz
Planning workshop with SCIATTO produzie (Italy)
The workshop will include conceptual design for an intervention in outside places of socializing and meeting at Metropoliz. In particular the workshop will focus on the disused area of purifiers.
sciattoproduzie
FROM 18 TO 20 MAY – H 11/19_Outdoor
Urban Hacking workshop with Thomas Laureyssens/MAP-it (Belgium)
Build interactive urban hacks that augment public spaces (bus/tram stops, benches,…) with simple interactions and sounds.
toyfoo.com
FROM 18 TO 20 MAY – H 11/19_Outdoor
Marking borders workshop with Thomas Laureyssens/MAP-it (Belgio)
A workshop in which you walk around the city and look for all kinds of ‘borders’ which you mark with tape and pen and thereby identifying and visualizing them.
toyfoo.com
FRIDAY 18 MAY – H 11.00_Metropoliz

MAP-it / participatory mapping workshop at Metropoliz
Thomas Laureyssens/MAP-it (Belgio)
(Belgium)
After a first experience of participatory map in the previous edition of Babel Thomas will lead the Metropoliz residents to explore the space of the squat.
map-it.be
SUNDAY 20 MAY – H15.00/ 18.00_Outdoor
Artistic children workshop with Cantieri Comuni (Italy)
Cantieri Comuni is an association that sees the city as a place of dialogue and thought by organising laboratories and public workshops.cantiericomuni.org

MUSICA

THURSDAY 17 MAY – H 24.00_Underground
Warbear dj set// GEGEN live on four decks (Germany)
Warbear, techno becomes the main pattern in which to seed incredibly strange music, voice samples, tools, white noises and spoken words.
warbear.org
Live set
FRIDAY 18 MAGGIO – H 23.00_Outdoor
Live PLAID (UK)
Legendary english duo with techno sounds and bass lines out.
plaid.co.uk
Miss Loony (MissAnthroPeak) (Italy)
Direct and clean mix of techno sounds.
missanthropeakpj
Viper (Italy)
Tekno, break, electro, jungle, experimental.
Dep (Italy)
Hardtech sounds
Madcap djset (Italy)
Tajeria crew
SATURDAY 19 MAGGIO – H 23.30_Outdoor
Live CASINO ROYALE  (Italia)
Eclectic, experimenters in styles ranging from soul to trip-hop, from reggae to funk.
casinoroyale.it
RWM djset (USA)
pushing boundaries in sound by vinyl and new digital micro technologies
djrwm
Krio djset (Italy)
SUNDAY 20 MAY – H 20.00_Outdoor
polG – Assalti Frontali (Ita) Djset
pol G dj set (Assalti Frontali) (Italy)
Assalti Frontali and Primati voice.

INSTALLATIONS

Tutti i giorni dalle 17.00

Interazioni Urbane / S(C)ISMA. Exploded L’Aquila: fragments of critical housing (Italy) (Italy)
Interazioni Urbane is an association of architects which is involved in social promotion. Interazioni Urbane compares the first istitutional interventions with some indipendent micro-reality in L’Aquila, after three years the sisma.
interazioniurbane.org
Globster_A / Mold project (Italia)
Globster_A, visionary collective of designers proposes alienating architecture models with rotting organic materials.
globster-a.tumblr.com
Building Trust International / School for Burma (UK)
BTI is an international organisation currently working in Asia, Europe, South, Central and North America that work into advocating and educating on the principles of socially aware design. BTI, londoner association, participates  with an exhibition on the projects mentioned in the competition Burma for School.
buildingtrustinternational.org
Alessandro Colombo e Ugo Lorenzi / Cova de Moura (Lisbona)
Urbanists, researchers at Lisbon University of Architecture, tell us Cova de Moura, slum of Lisbon, and their urban actions with inhabitants.
Temporiuso (Italy)
Association that takes care of mapping  derelict or disused spaces/buildings in the town of Milan.
temporiuso.org

MOVIES

THURSDAY 17 MAY – H 22.00_Underground
Mare chiuso / Andrea Segre (Italy)
Documentary on illegal expulsions in the Mediterranean of African migrants between May 2009 and September 2010.
Prsentation with Fernando Chironda di Amnesty International e ZaLab Mare chiuso.
FRIDAY 18 MAY – H 19.30_Underground
Stolen land / Emilio Suraci (Italy)

The video shows, with evocative style, the building frenzy, the existing built space and farmland threatened by land use.

Stolen land
Comando e controllo / Alberto Puliafito (Italy)
It is a choral, lucid and exact narrative of the authoritarian management of power in Italy by emergencies.
Comando e controllo
SATURDAY 19 MAY – H 19.30_Underground

Nadia Len / Reconstruction: Anti-NATO Days / filmed with Joanne Richardson (RO_USA)
She is a politically active researcher and at times maker of films, Nadia Len will show us her Brechtian documentary about the brutal repression of the anti-NATO events in Bucharest in 2008.
Reconstruction_antiNATO_days
SUNDAY 20 MAY – h18.30_Underground
Abbiamo Un Problema / Cane Capovolto (Italy)
Experimental film about the construction of homosexual enemy in Catania.

Canecapovolto
TOPOGRAPHIXX: Trans in the landscape (Canada)
An international program of video art concerned with landscape, border, zone and territory, in a transgender spectrum
Curated by Tobaron Waxman. Introduction by Francesco Macarone Palmieri aka Warbear
topographixx

PERFORMANCE

THURSDAY 17 MAY – H 20.30_Outdoor
FRIDAY 18 MAY – H 19 e H 22.00_Outdoor
SATURDAY 19 MAY – H 19 e H 22.00_Outdoor

Mecanics for dreamers / SOUND MACHANICAL INSTALLATIONS (Italy)
It is a way of construction of mechanical analog machines that produce sounds and awaken wonder.
tana-creatures.i
SATURDAY 19 MAY – H 22.00_Outdoor
Vjit / Resiliens (Italy)
Italian collective of video performance live that experiments alienating perceptions.
myspace.com/transmission.roma
MP5 (Italy)
She is a stage designer, muralist, illustrator and cartoonist of alternative comics.

mpcinque.com

MEDIA/STREAMING

GLUCK Channel TV (Italy)
Web TV will take care of audio-visual documentation of the festival, filming the salient activities, interviewing guests and participants.
gluckchannel.tv
DYM 0.0.1 (Italia)
Through video mapping stations DYM proposes an informative system for Babel festival.

BaBeL2 music – PLAID-BaBeL2 music – PLAID

SCINTILLI_PLAID
Plaid

PLAID LIVE 18.05.2012

Duo leggendario britannico composto da Ed Handley e Andy Turner. Ex-membri di Black Dogs, hanno collaborato con artisti importanti della scena electro, come Leila. I due musicisti hanno anche fanno parte del gruppo della cantante islandese Björk con la quale continuano a lavorare occasionalmente. I loro pezzi sono rappresentativi della frangia IDM, della musica elettronica che non mira solo a scatenare le folle, ma potrebbe essere ascoltata in “chill-out”. Acclamato dalla critica, il loro settimo album, Scintilli, uscito nel 2011, è come un viaggio acustico reale, abbagliante finezza melodica: le voci aeree saranno trascendenti battiti techno e linee di basso in evidenza una pletora di suoni brillanti e violenti. Un live ipnotico!
plaid.co.uk

SCINTILLI_PLAID
Plaid

PLAID LIVE 18.05.2012

The members of Plaid, mythical British duo, Ed Handley and Andy Turner, housed by the Warp label since the creation of the group in 1991, are coming back on stage! Original members of the Black Dogs, they collaborated with major artists of the electro scene, such as Leila. The two musicians also were members of the team of Björk, with who they still work occasionally. Their tracks are representative of the IDM style, part of the electronic music who doesn’t aim at exciting the masses, but that you can also listen at home or in “chill-out”. Acclaimed by the critics, their seventh album Scintilli, released in 2011, is a real acoustic journey, dazzling by his melodic subtlety. The aerial voices transcend the techno beats and the basslines stress out a multitude of enlightened and violent sonorities. A hypnotic live to look forward to!
plaid.co.uk

critical housing